Chi assiste un familiare affetto da una malattia cronica (Alzheimer, Parkinson, Ictus, Tumore, ecc…) avverte un importante carico psicologico (stress) che porta nel lungo arco della malattia a senso di grande fatica fisica e “pesantezza”, che talvolta sfocia nella sindrome di burn-out. Come suggerisce il termine l’individuo “si brucia” e non è un caso che questa sindrome è considerata una delle forme che può assumere la depressione.
Fornire supporto psicologico a chi si fa carico di gran parte del peso assistenziale ed emotivo della persona malata, permette di prevenire lo sviluppo del burn-out, di ridurre lo stress e di “ricaricare le pile” per assicurare la migliore qualità alla propria vita, senza compromessi sull’assistenza e l’affetto per il proprio familiare.